Deila raccolta nnmismatica dellit Imp. Keg. Librerla di S. Marco. 33 Y
Se ricca e pregevolissima e la serie delle medaglie d'ltalia, non
e tanto quella delle non italiane; non cosi perö, che tra esse non rin-
vengansi aleune degne di ogni riguardo. Citerö fra le spagnuole le
due medagliette di Don Giovanni d’Austria commemorative la vittoria
di Lepanto, e i pezzi di Filippo II col busto d’Isabella, col Bellero-
fonte, e coli’ Atlante che regge il globo, opere di Giampaolo
Poggini.
Tra le Francesi il medaglione di enorme modulo di Francesco I
colla salamandra, e I’altro che ne da la effigie da giovinelto, duca di
Valois, nel 1304. Belle pure: Carlo VII di ßorgogna coli’ ariete;
quella co’ due busti di Binaldo e Margherita Danet; il gran mastro
De la Vallette co - rovesci del Davide vincitore di Golia e dell’isola
di Malta fortificata; il Pellicano, col rovescio alludente al nome di
quell’alsaziano, lavoro del 1336. Tra le medaglie britanniche va
distinta quella che ricorda la persecuzione del protestantismo di
Maria I; arrogi una serie di tessere lusorie, di picciola forma, in
ottone, con immagini ed emblemi de’ re della Gran Brettagna, operate
a bulino.
Delle medaglie dell’ Augustissima Casa d’Austria indicherassi il
pezzo di gran modulo in argento, che da un lato raffigura l’imp.
Carlo V, coperto del manto imperiale, coronato e tenente il globo
e lo scettro, e dall’ altro l’aquila, sul cui petto e lo scudo, posta fra
le due colonne d’Ercole; il quäl medaglione ritiensi donato da quel
sovrano ad alcuno dei veneti ambasciatori che furono alla corte
di lui.
Fra quelle della Germania meridionale, le due picciole di Federico
e Susanna conti del Palatinato, quella del 1331 colla Speranza, questa
del 1330 collo scudo gentilizio; due di Filippo Melantone, antiche;
una di Bernardo di Ortenburg col cavallo domato, conio il cui
stile si manifesta di Giovanni Cavino, ed una finalmente di Maria
Reling del 1326.
La medaglia di Gianfederico il Magnanimo col torneo, e lo
Stosch col Diogene nella hotte al rovescio, opera del Marteau, sono
le due sole degne di menzione fra quelle della Germania setten-
trionale.
Ne sorpasseremo, fra i pezzi dei Paesi Bassi, il medaglione di
Filippo d’ Austria col rovescio COLIT ARDVA VIRTVS, e la meda-
glietta di Erasmo da Rotterdam