Komische Berichte. V. 
67 
Molti prelati che sono stati mandati qua da Roma, restano 
poco contenti di esso parendo loro non essere stimati, et che 
non tenga quel conto di loro che si erano promessi. 
Nel volere con officii tratenere et guadagnare prelati, fä 
in modo che si scuoprono, et sdegnano quelli, con chi non si 
fä il medesimo. 
Prelati. 
II numero grande fk che non potendosi mostrare di tenere 
conto di tutti, o mostrare di stimarli egualmente, et fare li 
medesimi ufficii, consultare et communicare li negotii con tutti, 
che una parte resti mal contenta parendole di essere sprezzata. 
Nel dare vuoti (o perche non sanno o perche non vogliono 
servire) sono tanto diversi 1’ uno dalP altro, che non se ne puö 
cavare construtto; ne si puö incaminarli tutti ad un fine, perche 
il fare ufficio con molti si scuopre et ö pericoloso o almeno 
scandaloso, il farlo con pochi non basta. 
Nelli voti loro uno si vuole mostrare piu dotto e piu 
affettionato dell’altro, et fanno le dicerie longhe, nelle quali 
non si guardano di offendere ambasciadori, prencipi et nationi 
ne li legati. 
Sono tante le diversitk de pareri, che bisogna proponere 
molte volte una cosa prima che se ne possa cavare construtto, 
et prima che tutti habbiano detto, passa molto tempo. 
Non potendo communicarsi li negotii con tanti, e causa 
che non si communicano con molti o con ben pochi: onde ne 
seguita che non si puö proponere cosa alcuna che subito non 
vi si truovi grandissima contradittione. 
Quel dar danari a tanti et imprudenti fk che non puö 
star secreto, et si sdegnano molti degli altri. 
Questo forse ancora ö causa di tante dispute, piacendo a 
molti per questa causa che il negotio vada in longo. 
Li Spagnuoli, Francesi et Imperiali vedendosi haver seco 
molti Italiani staranno piu ostinati forse nelle loro opinioni, 
che non stariano se fossero soli, et forse l’artificio delli Italiani 
li accorderanno insieme et faranno starli uniti. 
Spagnuoli. 
Sono alterati et sdegnati per gli uffizii che intendono che 
si fanno co ’l re contro di loro, et per le ingiurie dettele nel viso.