Full text: Nuntiatur des Germanico Malaspina, Sendung des Antonio Possevino

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hora facio; et il pensare che lei tardi in risolversi per qualche mala 
radice, io metterei la vita, ché non è et l’attribuirlo a natura et alle 
cose sopradette. Non mi pare che si possa legitimamente fare, poiché 
qual natura, qual timore, qual’ impressione, qual’ instabilità, qual 
forma tolta da altri non si mutarebbe, vedendo il pericolo manifesto 
et continui danni, quali per non venire al remedio ogni giorno si 
patiscono. Io confesso ingenuamente che sto tutto confuso, andando 
osservando le attioni passate di questo principe et suo consiglio et 
in questa medema non dirò sospensione d’animo, ma confusione sono 
tutti li ministri di S. A. catholici, quali hanno più longa esperientia 
della forma che si tiene di procedere di quello che ho io. Et perché 
tutto il nervo del mio ministerio consiste in scoprire se il principe dice 
da vero o non che desiderando veramente di estirpare le heresie et 
assicurarsi in coscientia et veder reformato ’l stato ecclesiastico, spero 
senza dubio che si farà del bene assai, et le cose sono in tal termine 
hora, che tutti dicano che o al presente si darà qualche remedio 
overo che mai si farà cosa buona, et sarano pur sforzati, non facendo 
demostratione in queste diete di confessare che non vogliono, che del 
potere è cosa chiara conclusa et manifestamente si tocca con mano. 
Et però, se S. A. non vuole, non occore pensare che il nontio a poco 
a poco possi far egli frutto come essi dicano, anzi in poco tempo 
verebbe a deriso et in favola delli heretici et di tutto il clero et se al 
presente li heretici, che pur hanno un poco di paura, sono tanto 
temerarii che publicamente mi domandano ambasciatore del diavolo 
et il giorno di S. Simone et Giuda, 6 ) andando io a celebrar la messa 
nel monasterio di S. Francesco, a caso ritrovai un loro predicatore, 
quale io non conobbi et egli osservò dove andavo et, havendo veduto 
che volevo celebrare, la medema mattina nella sua predicha coram 
omni populo disse: „Questi sodomiti et idolatri papisti non vogliono 
cessare di adorare il diavolo et idolatrare continuamente.“ Et male¬ 
disse con quel spirito, che il padre suo il demonio li suministrava, 
tutti li papisti, et che non haverebbeno cessato di esser contrarii 
alli lor santi instituti, insin tanto che non si fusse fatto un bagno di 
sangue et, dal nominarmi in poi, parlò dimodo che ogniuno poteva 
bene intendere che diceva contra di me et tutto questo con tanta 
disvergogna, che è cosa da non credere. 7 ) Io pensavo che fossero 
6 ) 28. Oktober. 
’) Geinäß der evangelischen Kirchen- und Schulordnung war der Prädi¬ 
kant verpflichtet, an den Tagen, an denen die Katholiken die Feste der Heiligen 
feierten, zu predigen. Aus naheliegenden Gründen wurde dabei besonders gegen
	        
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