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Friedrich Firnhaber.
fede, et anche coli’ agente del Cardinale Cautelmi Arciuescouo di
Napoli, la di cui casa ha dato segni troppo euidenti, e manifesti della
sua inclinatione uerso la Francia.
XI. Doppo la precedenza de sudetti auertimenti u' incarichiamo,
che nell'andar ä Roma ui abhocchiate col principe Eugenio di Sauoia
comandante Generale del nostro esercito, il quäle informarete dello
stato in che sono le cose quando stimi tempo et opportunita di pratti-
car il distaceamento di alcune delle nostre truppe per incaminarle in
quel regno per la uia d’ Abruzzo, che numero gli parerä a proposito
di porter staccare e la forma di poterla eseguire, di che ci renderete
informati prima di partire da lui, accio possiamo pontualmente preue-
nir il modo per tal impresa et accordarlo coli’ istessi signori Napoli-
tani, che sono in Roma, e suoi adherenti , ed intanto ui assicuriamo
della nostra beneuolenza e gratia.
Vienna 30 Giugno 1701.
Leopoldus. (Loco sigilli.)
(Lettera di S. S. Clemente XI. al imperatore Leopoldo I.)
Clemens Papa XI.
Charissime in Christo fili noster, salutem et apostolicam benedic-
tionem. Sapendo noi quanto graui sollicitudini porti seco il supremo
pontificato non habbiamo lasciato opera intentata per distorre il sacro
collegio de’ cärdinali dal pensare alla nostra ellettione supplicando
nell’ istesso tempo con calde e profuse lacrime il signore a liberarci
da un si graue peso; ma havendo la diuina prouidenza per i suoi
imperscrutabili giudizj non solo indurato gli animi degli elettori, ren-
dendoli sordi alle nostre preghiere, ma di piü anche mosso il generoso
euore di S. M. a desiderare che una dignitä tanto superiore alle
nostre forze uenisse appoggiata alla nostra debolezza siccome hanno
con sovrabbondanti finezze mostrato li Cardinal! di Lamberghi Medici e
Grimani assieme col conte di Lamberghi suo ambasciatore non lascia-
mo di raccomandarci al sommo datore de lumi, perche rischiarando la
nostra mente ci dia uigore di potere adequatamente sodisfare alle
nostre parti e nel dimostrare alla M. V. il nostro piü sineero, e uiuo
riconoscimento bramiamo con tutto ardore, che alla felicita del nostro
Apostolato conspirino si consigli di pace e di zelo per la santa
religione negli animi de imperatori cattolici, o poi che ben conosciamo,
per le tante proue che V. M. ha sempre dati alla sua insigne pietä quäl