Full text: Nuntiatur des Germanico Malaspina, Sendung des Antonio Possevino

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9. Che humanum est peccare, ma diabolicum perseverare, che 
S. A. haveva l’esempio del duca di Bavera, il quale havendo ottenuto 
dal papa la communione sub utraque specie, che avedutosi del errore 
non volse mai usare della gratia, et che se egli con licentia del papa 
non haveva voluto fare questo per dubio di non far bene, quanto 
maggiormente S. A., che senza licentia del papa, anzi contradicendo 
et minacciando in materia di tanta importantia et per sé stessa ex 
omni parte pernitiosissima et illecitissima, doveva revocare quello che 
non haveva potuto concedere. 
Però che essendo spediente, utile, anzi necessario, quanto a Dio 
quanto alla buona opinione et fama quanto alla conservatione di 
questi stati nel temporale di rimediare a questi abusi et amazzare 
questa bestia multorum capitum, et che bisognava trattare delli 
rimedii. 
Il primo capo che in questo proposito fosse trattato fu questo 
ex factis et verbis via regia et directa fosse spediente di revocare la 
concessione. Fu ventilata da quei pii et zelosi principi questo et per 
molte considerationi, quali io pretermetterò non essendo necessario. 
Solamente referirò tre cose, che quelli signori havevano principalmente 
inanzi alli occhi: conoscevano prima la natura del principe, al quale 
bisogna dare le medicine inzucarate; temevano scandali et rumori; 
ultimamente giudicavano che a un principe non fosse decente il 
rettratarsi così espressamente, però conclusero che non regia manu 
nec per directum verbis, ma per indirectum factis si dovesse remediare ; 
et però che senz’altro S. A. facesse attioni, per le quali mostrasse con 
fatti non approvare quello che loro havevano adulterinamente aggionto 
alla concessione del 1578, sperando che di questo modo li provinciali 
fossero per esser li primi a rompere et dar legitima occasione a S. A. 
di revocare non solo questa, ma tutte quelle che li haveva per inanzi 
concesse. 
S. A. ha messo in esecutione il sopradetto consiglio in più modi, 
et in questo subintra la risposta al primo mottivo, ch’io li ho dato, 
del quale fo mentione nella mia lettera di dieci. 30 ) In una dieta che 
si fece doppo della consulta de principi, commandò al sig. cancilliero 
che in presentia sua parlasse in nome suo alli provinciali et le dicesse 
molte cose piene di giusto sdegno et legitima colera, facendole sapere 
che hormai conosceva li lor andamenti et fini et che bisognava che 
mutassero modo di vivere; et se bene sarebbe stato molto meglio 
30 ) Nr. 13. 
4 Landeskommission
	        
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