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de le promesse fatte a me et scritte a S. S t4 , 6 ) et che insieme con questo
volessero rumare il negotio de la religione, poiché con semplici parole
è impossibile superare l’ostinatione loro, essendo così persuasi che
S. A. più tosto per stimolo altrui che per propria elettione faccia
contra la loro falsa religione dimostratione alcuna, onde non prestano
fede a parole, le quali per acre et seriose che escano dal principe sono
poi indolcite et mollificate da li consiglieri, hanno ritrovato una nova
inventione di voler consultare ancora di presente il negotio con
l’imperatore, 7 ) quasi che l’opere, che va facendo S. M tò in sollevatione
de la religione catholica, non siano bastevoli senz’altre consulte per
penetrare quale sia il senso suo. Ma loro, oltre che ogni dilatione li
piace, pensano dipponere a S. M t4 tante difficoltà circa l’essecutione
del negotio che la M 1 “ S. sia necessitata di darle una risposta secondo
il loro depravato gusto, la quale poi le serva per scudo contra chi
volesse riprenderli, se non fanno. 8 )
A questo loro spirito io mi sono opposto gagliardamente et
ho sodisfatto et a me et a li zelosi et pii catholici. Ma vedendo la
loro ferma ostinatione, ho cercato di obviare quanto mi è stato possi¬
bile, che non li venga fatto quello che pensano, et perché forse ad
alcuni sarebbe parso inconveniente che io così risolutamente contra¬
venissi al desiderio del principe di consultarsi con l’imperatore, parendo
che io difidassi de la pietà singoiar di quella M t4 . In questo io mi sono
et in scritto et in voce esteso insino a quelli termini, che ho giudicato
convenirsi a un ministro di S. B nc ben affetta a quella M tà , et perciò,
vedendo di non poterli rimovere, non ho voluto assentire a la con¬
sultatione, se non con tre conditioni. La prima è che non si aspetti
la risposta da S. M' 4 , ma che si cominci il negotio, et dopo molte
difficoltà ho ottenuto il mio intento et così lunedì, piacendo al Signor
Dio, si comminciarà a dar principio. Et questo l’ho fatto perché,
intendendo la M ' 4 S. che già siamo in opera, più volentieri s’induchi
a consigliere il principe che, in evento che non obedissero, non faccia
come si fece ne la dieta passata, che si dete la dilatione, ma che seguiti
virilmente et venghi a la separatione et al presidio; et tanto più
m’induco a creder che S. M * 4 lo farà, perché il tentare et non per-
fettionare è a la M 14 S. di pregiuditio grande per le cose d’Austria,
et io scrivo al nuntio Ces. et l’informo minutamente acciò rappresenti
6 ) Wahrscheinlich Schreiben Erzherzog Karls anläßlich der Sendung des
Bischofs von Gurk nach Rom (Loserth, FRA 11/50, S. 241 — 243).
7 ) Vgl. Nr. 62, Anm. 6.
S) Vgl. Nr. 136, S. 368.