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in executione conforme al bisogno. Et non si potendo far la elettione,
se il re di Boemia non è presente, né può S. M tà Ces. rappresentarlo lei,
essortano la M ,à S. a voler resignare quel regno ne la persona de
l’arciduca Hernesto. Et perché il far questa resignatione così simplice-
mento portarcbbe troppo prcgiuditio a la M * 4 S., ma principalmente a
li suoi descendenti, la consigliano a farla conditionatamente che
mentre l’arciduca Hernesto vive sia quel regno suo et, dopo la morte,
torni a li figliuoli de l’imperatore. 2 ) Ma contenendosi ne la lettera
formata da l’arciduca Ferdinando che la elettione si devesse fare in
persona di uno di casa d’Austria habitante in Germania, questa Altezza
ha havuto consideratione che si fa gran torto al re di Spagna et a
l’arciduca Alberto, per non dir di Mattias, di escluderli ; essendo mas¬
sime quella M t4 capo dela famiglia et quanto a l’età et quanto a la
potentia et havendo la M t4 S. amici et dependenti in queste parti et
anco tra principi heretici, come il duca di Sassonia, il quale essendo
ricercato da’ Francesi di voler et con la potentia et con l’auttorità sua
movere li principi di Germania ad impedire ch’l Re Catholico non
* 5 s’impatronisse del regno di Portugallo. 3 ) Egli rispose che riconosceva
quello che possedeva da Carlo V et da la famiglia d’Austria et che
perciò mai era per far cosa che fosse in pregiuditio de’ principi di quella
famiglia. Hora per queste et altre ragioni allegate si è questa Altezza
risoluta di spedire un corriere a l’arciduca, acciò si toglino quelle parole
„residente in Germania“ et si aspetta fra cinque o sei giorni risposta 1 ) et,
come sia venuta S. A., manderà il Cobenzolo et l’arciduca, suo fratello,
quello de la Torre a Vienna, dove faranno instantia a l’arciduca
Hernesto che si sottoscriva ancor esso. Ma non lo volendo fare, gli
ambasciatori hanno commissione di proseguire il negotio et andarsene
a Praga et trattare immediate con la M t4 del imperatore. 5 )
2 ) Vgl. Nr. 85, Anm. 4.
3 ) Vgl. Nr. 12, Anm. 6, Nr. 37, S. 118, und Nr. 41, S. 129 f.
■*) Erzherzog Ferdinand halte gegen diesen Vorschlag Erzherzog Karls,
daß nämlich nicht nur die in Deutschland lebenden Erzherzoge, sondern das ge¬
samte Haus Österreich den Kurfürsten zur Wahlhandlung empfohlen werde, nichts
einzuwenden (Hirn, Erzherzog Ferdinand II, S. 100).
5 ) Thum und Kobenzl begaben sich im Oktober 1581 nach Wien, wo sie
sich 19 Tage auf hielten, ohne Wesentliches zu erreichen. Anfang November reisten
sie nach Prag weiter, um dem Kaiser, den kurz Kurfürst August von Sachsen
aufgesucht hatte, die Frage der Nachfolge im Reich vorzutragen. Am 20. November
wurden sie vom Kaiser ohne nennenswerten Erfolg mit freundlichen Worten ab-
gefertigt (Innsbruck LRA, Ferd. 208; Venedig AS, Dispacci Germania, filza 8,
f. 203 r — 204”).