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il mero et misto imperio, nondimeno, oltre al ridurre quella città alla
medema ricognitione che il vescovo di Bamberga et altri rendono delli
lochi, che hanno nelle provincie di S. A., 7 ) si faceva mentione di tante
altre dure conditioni, che, come io dissi a quel ministro, se S. A.
ritrova qualche principe che voglia sotto quella forma tutti li suoi
paesi, quanto a me giudicho che farà bene a darglieli. Mi parve che
restasse assai capace, et credo che al fine piglieranno qualche tem¬
peramento. Questa scrittura non si è fatta per dar a me, ma solamente
per mandarla al’imperatore, se bene per anco non è risoluto, et credo
fra tre o quattro giorni, si scoprirà a che camino vadino; io ho il
negotio a cuore et non mancarò di sollecitare la speditione.
Li provinciali sono stati per risolversi di non voler concluder
niente in questa dieta et partirsi di corte allegando, tra li altre cose,
che il marescial loro, che è Offmam, il quale tiene il luoco più princi¬
pale, non vuole assistere se prima non si fa instanza con S. A., che
dechiari che egli non ha errato ad accettare il carico di vicedomine
delli stati del vescovo di Bamberga et similmente, non essendo venuto
quando è stato chiamato, et va a camino di far giudice del principe
in questo fatto li provinciali. 8 ) Il stato ecclesiastico ha repplicato che
non è bene che per rispetto privato si faccia pregiudicio al ben publico,
che egli può venire alla dieta et purgarsi a suo tempo con S. A., et
così hanno eletto doi signori principali, li quali hanno operato che egli
ha promesso di volere assistere. Dal’altra parte S. A. si lamenta che
costui fa pessimi officii, non solamente in materia della religione, ma
ancora in alienare li animi de’ provinciali da lei, et non dimeno non
si risolve a castigarlo, ma fa hora la penitentia del peccato per haverlo
lei fatto maresciale; et questo è il frutto che continuamente cava dal
favorire li heretici.
Hora siamo in stato che se S. A. sta ferma et risoluta si ottenerà
ogni cosa, perché sono questi provinciali tanto pauriti per l’accidente
del Turco 9 ) per la quasi fugga del principe de Oranges 10 ) et per il felice
’) Die bambergischen Besitzungen in Kärnten waren der Landeshoheit des
Herzogs, zu dieser Zeit also Erzherzog Karls, unterworfen.
8 ) Vgl. Nr. 40, S. 125.
9 ) Vgl. Nr. 12, Anm. 2.
10 ) Der als Nachfolger des am 1. Oktober 1578 verstorbenen Don Juan
d'Austria zum Statthalter der Niederlande bestellte Alessandro Farnese hatte anfangs
einige Erfolge erzielt. So kehrten Herzogenbusch und auch andere Städte zum
Gehorsam gegen Philipp II. zurück (Pastor, Geschichte der Päpste IX, S. 420).
9 Lamlcskomniission