129 il mero et misto imperio, nondimeno, oltre al ridurre quella città alla medema ricognitione che il vescovo di Bamberga et altri rendono delli lochi, che hanno nelle provincie di S. A., 7 ) si faceva mentione di tante altre dure conditioni, che, come io dissi a quel ministro, se S. A. ritrova qualche principe che voglia sotto quella forma tutti li suoi paesi, quanto a me giudicho che farà bene a darglieli. Mi parve che restasse assai capace, et credo che al fine piglieranno qualche tem¬ peramento. Questa scrittura non si è fatta per dar a me, ma solamente per mandarla al’imperatore, se bene per anco non è risoluto, et credo fra tre o quattro giorni, si scoprirà a che camino vadino; io ho il negotio a cuore et non mancarò di sollecitare la speditione. Li provinciali sono stati per risolversi di non voler concluder niente in questa dieta et partirsi di corte allegando, tra li altre cose, che il marescial loro, che è Offmam, il quale tiene il luoco più princi¬ pale, non vuole assistere se prima non si fa instanza con S. A., che dechiari che egli non ha errato ad accettare il carico di vicedomine delli stati del vescovo di Bamberga et similmente, non essendo venuto quando è stato chiamato, et va a camino di far giudice del principe in questo fatto li provinciali. 8 ) Il stato ecclesiastico ha repplicato che non è bene che per rispetto privato si faccia pregiudicio al ben publico, che egli può venire alla dieta et purgarsi a suo tempo con S. A., et così hanno eletto doi signori principali, li quali hanno operato che egli ha promesso di volere assistere. Dal’altra parte S. A. si lamenta che costui fa pessimi officii, non solamente in materia della religione, ma ancora in alienare li animi de’ provinciali da lei, et non dimeno non si risolve a castigarlo, ma fa hora la penitentia del peccato per haverlo lei fatto maresciale; et questo è il frutto che continuamente cava dal favorire li heretici. Hora siamo in stato che se S. A. sta ferma et risoluta si ottenerà ogni cosa, perché sono questi provinciali tanto pauriti per l’accidente del Turco 9 ) per la quasi fugga del principe de Oranges 10 ) et per il felice ’) Die bambergischen Besitzungen in Kärnten waren der Landeshoheit des Herzogs, zu dieser Zeit also Erzherzog Karls, unterworfen. 8 ) Vgl. Nr. 40, S. 125. 9 ) Vgl. Nr. 12, Anm. 2. 10 ) Der als Nachfolger des am 1. Oktober 1578 verstorbenen Don Juan d'Austria zum Statthalter der Niederlande bestellte Alessandro Farnese hatte anfangs einige Erfolge erzielt. So kehrten Herzogenbusch und auch andere Städte zum Gehorsam gegen Philipp II. zurück (Pastor, Geschichte der Päpste IX, S. 420). 9 Lamlcskomniission