Full text: Nuntiatur des Germanico Malaspina, Sendung des Antonio Possevino

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habbi da concedere di più o almeno habbi da confirmare et ratificare 
il già concesso. Overo sia per rompere con li heretici nella forma ch’io 
ho narrato, cosa ch’io non credo così facilmente, di modo ché conviene 
per servitio della religione, per benefìcio di questo principe ritrovare 
camino che sia aiutata la sua buona volontà et si habbia considera¬ 
tione al stato suo; ma molto maggiormente alla natura, la quale non 
è per resistere contrastando sola con costoro. Però si andava pensando 
che, non havendo luoeo quello che era stato da quelli principi proposto, 
se fosse spediente operare col mezzo di S. S tà , che S. M tà Ces. mon¬ 
strando però di farlo motu proprio, mandasse a questa dieta dui 
consiglieri suoi catholici et zelosi, et similmente il re Catholico, come 
parente, mandasse un imbasciatore et il simile facesse il duca di 
Bavera et l’arciduca Ferdinando et arcivescovo di Samsbui'g, come 
interessato nell spirituale et temporale; ma sopra tutto la signoria di 
Venetia, come interessata per li confini, 39 ) et che questi ambasciatori, 
oltra a molti officii che potrebbono fare, darebbeno ad intendere con 
la presentia et forma di parlare che questo principe non è abbandonato, 
come li heretici credono, et bisognando protestarebbeno, che se non 
si rimediasse alle heresie, che li lor signori come zelosi, che questa peste 
non entra nel stato loro, sarebbeno sforzati a farne galiardi resenti¬ 
menti, et che il nontio oltra al mantenere alla devotione di S. A. il 
stato ecclesiastico, facesse anco esso la parte sua. 
V. S. Ill ma potrà con il suo maturo et singulär giudicio vedere 
quello che le par di questo mezzo, che a noi è sovenuto, il quale, 
havendolo il sig. cancilliero communicato con S. A., gli è piacciuto 
assaissimo. 
Et perché giudico che sia bene che V. S. Ill ma sappia tutto quello 
che nella consulta di Bavera fu da quelli principi racordato a S. A., 
ritornerò a racontare li altri mezzi che dettero per aiutare questo 
negotio. 
Che S. A. si poteva prevalere della pacificatione del’ imperio nel 
negotio della religione, la quale contiene che sia in elettione di ogni 
principe di far vivere li stati suoi o catholicamente o secondo la con¬ 
fessione Augustana, et che la dispositione dell’una et del’ altra religione 
stia appresso il principe, et non appresso li sudditi. 10 ) 
39 ) 7jU dem am 21. November 1580 eröffneten Landtag kamen von auswärts 
aber außer dem Provinzial der Jesuiten aus Wien, P. Blyssem, nur Kommissare 
des Erzbischofs von Salzburg (Nr. 37, S. 117, und Nr. 40, S. 127). 
40 ) Die Vorteile, die der Augsburger Religionsfrieden auch den Katholiken 
bot, erkannte bereits Kardinal Commendone; sie bestimmten seine Haltung auf dem
	        
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