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quello che scriverò io a V. S. Ill ma , scrivi ancor lei et mi par bene et
per maggior cautela mia et per altri rispetti.
Li mottivi che ho fatti sono stati li sequenti : Prima, che haverei
caro di sapere che resentimenti ha fatto S. A. in abbassare la perfidia
et ostinatione delli heretici et che dimostratione in esaltare et favorire
la religione catholica doppo il breve che S. S là le mandò, non solo
efficace ma aspro et comminatorio, acciò li servisse per scudo contra
chi lo volesse disuadere et levarlo dall impresa di remediare alli infiniti
4 abusi et estirpare le heresie, che sono nel stato suo. 3 ) Secondariamente
ch’io giudicavo esser necessario, prima de ogni altra cosa, che S. A.
finisse di mettere in esecutione tutto quello che lei può fare senza
pericolo de’ tumulti et scandali, come sarebbe verbi gratia espurgare
la casa sua de heretici, nella quale ve ne sono alcuni, et in spetie il
maestro di camera.' 1 ) Non admettere nel suo consiglio persona che
* * non sia vero catholico, et altre cose simili, 5 ) et che, potendo S. A. far
tutto questo facilmente, dependendo dalla mera sua volontà, che a
me parerebbe di correre troppo rischio di essere tenuto da S. S ,à per
poco prudente, s’io facessi officio con S. B nc accioché lei et per sé et
col mezzo d’altri principi interponesse l’autorità sua. Che fosse dato
aiuto al’A. S., potendo lei aiutarsi in molte cose da per sé et non lo
facendo, et che però era a mio parere spediente, acciò il mio officio
fosse più efficace et di maggior forza che S. A. facesse dimostration
tale, che S. S li et tutti li principi christiani potessero non solo conoscere,
ma palpare; che lei fa da dovero in tutto quello che meramente de¬
pende dal voler suo.
Ancora non mi hanno dato risposta; starò aspettando quell che
diranno. Mi son mosso a far questo, oltra al parermi per altri rispetti
ragionevole per una suspitione, che già havevo conceputa nel animo
mio, che questi signori non andassero a camino di far conoscere a
S. S ,:V et altri principi che il naviglio loro fosse così rotto et pieno di
fessure, che, oltra al versare del continuo da ogni parte, fosse ancora
impossibile di ritrovar mastro, al quale bastasse l’animo di accomo¬
darlo. Poiché et li prelati et li secolari, nella forma del loro parlare,
fanno il negotio impossibile et gli ecclesiastici danno la colpa al principe
3 ) Breve vom 16. März 1579 (Theiner, Annales eccl. Ili, S. 21 /.).
4 ) Wolf von Stubenberg, Oberstkämmerer 1575 — 1590, war Protestant
(Thiel, Zentralverwaltung, S. 205; Loserth, FRA 11/50, S. LI, Anm. 2).
5 ) In einem Schreiben des Jesuitenprovinzials P. Blyssem vom 14. März
1581 werden Maßnahmen dieser Art aufgezählt (Loserth FRA 11/50, S. 224 bis
227).
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