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M u s s a f i a
Secondo una terza versione Dio dopo il peccato svelse l'albero e lo
gittö di la dal muro del paradiso. Mille anni piü tardi Abramo lo
trovö e lo piantö nel suo giardino. Un angelo (o Dio stesso) gli an-
nuncia che su di esso Dio (egli) verrä crocifisso 5 ).
Queste tradizioni, ed altre per avventura cbe se ne potessero
rintracciare, sembrano non aver ottenuto grande favore; non pene-
trarono nella vita del popolo, e la letteratura medievale non ne serba
che lievi tracce. Divulgatissima all’ incontro e quella versione della
leggenda, che la congiugne ad altra tradizione antica, e del pari
molto propagata. Intendo dire dell’ olio di misericordia, ad impetrare
il quäle Adamo prima di morire manda il figliuolo Seth al paradiso.
Vedasi il capitolo 19 dell’ Evangelo di Nicodemo«), nel quäle Seth
narra come l’arcangelo Michele gli avesse dichiarato che la sua pre-
ghiera non poteva per anco venire esaudita; dopo lungo volgere di
secoli verrebbe Gesü Cristo, ugnerebbe dell’ olio tutti i credenti in
lui, e ricondurrebbe Adamo in paradiso all' albero della misericor
dia 7 ). In lingue volgari ricorre questa narrazione, oltreche nelle nu-
merose traduzioni e parafrasi, in versi ed in prosa, del vangelo apo-
crifo, nel poema tedesco del XIII. secolo intitolato Urstende 8 ) ed in
un passo del Lehen-Spieghel olandese (XIV. sec.), che si puö leggere
nell' edizione del poema attribuito al Maerlant, citata qui appresso
nella nota SO.
Ora nulla di piü naturale che, poiche s’ammetteva che
Seth s’era recato al paradiso a chiedere lenimento alle miserie
d’Adamo, di lui pur anclie si narrasse ch’egli ne riportö il germe di
quell’ albero, su cui mori il Redentore dell’ umanitä. L’unione delle
due leggende ci appare nella forma piü semplice nelle seguenti
scritture:
3 ) Leggenda inserita da Herman de Valenciennes (XIII. sec.) nella sua Genesi rimata.
Quest’opera e tuttodi inedita. Il passo, a cui qui ci riferiamo, fu stampato dal
Lassberg in un libretto, rarissimo, ch’ei publicö col titolo: Ein schoen alt Lied
von Grave Friz von Zolre . . . nebst noch etlichen andern Liedern. Si veda anche
Le Roux de Lincy, Livre des legendes, Paris 1863, pag. 24 o il Dictionnaire des
legendes del Douhet, pag. 1219.
6 ) Fra Ie molte edizioni si consulti quella del Thilo, che a questo passo appone molti
utili raffronti.
7 ) Anche su questa tradizione vedansi le belle osservazioni del Piper, riprodotte pur
queste dallo Schröder.
s ) Hahn, Gedichte des XII. und XIII. Jahrh. Quedlinburg, pag. 12ü segg.