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probabile) dalla debolezza della mia vista gia stanca per il lungo
esercizio.
Avendo poi ricevuto le ultiine osservazioni originali di Na
poli, ed avendole ridotte, e confrontate ai primi elementi da me
ottenuti cliiaramente si fece palese, che se quella prima appros-
simazione avrebbe potuto servire a seguire il pianeta nelle gior-
naliere osservazioni, troppo rapidamente poi dilungavasi dal vero,
per potere sperare di rintracciarlo nella sua reapparizione all 1
anno seguente. Per lo che, scelte tre nuove osservazioni nella
Serie di quelle pervcnutemi da Napoli (le sole che allora io
conoscessij intrapresi un nuovo calcolo degli elementi dell 1 or-
bita. In questa seconda approssimazione, si applicarono le pic-
cole correzioni dovute alla paralasse, ed alla aberrazione, e si
parti dall’ equinozio medio del 17 Aprile. Queste nuove osser
vazioni furono le seguenti; la prima fü quella del 17 Aprile;
per la seconda si assunse la posizione calcolata per il tempo
corrispondente alla osservazione del 15 Maggio, alla quäle veune
applicato l 1 errore medio dei precedenti elementi rispondente
alle due osservazioni 15 —16 Maggio; la terza fü la osserva
zione del 17 Giugno. Risultarono cosi le seguenti posizioni per
servire di base al calcolo dell 1 orbita.
1849
T. Medio in
Napoli dal
princ.
dell’ Anno
Longit. Geoc.
di Igea = a
Longit. della
terra = A
Latit. Geoc. di
Igca = ß
Long. R. (di
H.diÖda©
17 Apr.
15 Mag.
17Giug.
i07*5S440
135,39614
168,38323
18518' 43','6
182.32.21,0
185.10. 1,2
207152' 52','7
234.50. 2,6
266.25.53,1
5138' 17','4
5. 5. 7,0
4.15. 9,0
0.0020916
0.0050203
0.0070146
Dietro questi elementi, segucndo il mctodo ormai notissimo,
e non mai abbastanza lodato del Signor Cons. Gauss, pervenni
alla seguente orbita ellittica, la quäle confrontata alla Serie
completa delle osservazioni di Napoli mi presento le deviazioni
inserite nella unita tabella, nella quäle i segni corrispondono
alla formula: