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introdotto che l’advocato dia la possessione temporale, costoro, che
sono di diversa religione, non vogliono darla a li nominati et confir¬
mati da li catholici, allegando che la conscienza non glielo detta, anzi
che pensarebbono di peccare gravemente. Et se bene questo punto si
potrebbe per la via ordinaria de la giustitia accomodare, però havendo
questi nobili non so che concessioni dal principe, non si può sperare
per la via canonica di ottenere cosa in avor nostro, et senza questo
per molto che qua si ottenesse, li prelati, a’ quali sono di grandissimo
pregiuditio le concessioni del principe, in questa parte non restareb-
bono né edificati né sodisfatti di me. Al che io devo haver molta con¬
sideratione, essendomi loro stati sin’hora fedeli et havendo ricevuto
la riforma assai austera con obedienza, ancorché instigati a voler
recalcitrare et concorrendo con questo rispetto il servitio di Dio et la
salute de le anime, essendo impossibile, se non si ha le parochie ridurre
a la vera cognitione quelli che sono sedotti, poiché come possono
intendere se non li è predicato il verbo di Dio, et in che modo si potrà
loro predicare, se non si possono mandare li pastori a tal effetto, esclu¬
dendo per ogni via li heretici che non si possa fare. S. A. per le sudette
cause ha già in ordine la dichiaratione che vuole publicare a li nobili,
la quale contiene quello che di sopra ho riferto. Et questo è quanto di
presente si è potuto operare et quello che mi occoreva, circa il primo
punto proposto da me nel principio. 6 )
Hora, venendo al secondo, se bene pareva che fosse per bastare
ragionevolmente il dar parte a V. S. Ill ma insino a quel termine, che di
sopra ho fatto, et andar poi avvisando, secondo che portasse il servitio
del negotio ne la trattatione d’esso, nondimeno non mi è parso di
osservare hora tal regola, perché o in questa dieta si ottenirà quello
che si pretende o no. Se si ottiene, non posso negare che quello che
son per dire non sia per essere superfluo, ma non si havendo l’intento,
che si pretende, forse sarà stato necessario l’haver prevenuto di far
sapere quello che’l occassione sola di esser qua presente mi fa credere
esser espediente di avvisare a li absenti.
Nel negotio de la religione mi pare che hormai si possa tener per
legitime et ben fondate massime le seguenti : o qua si ha animo inten¬
tione et desiderio di perfettionarlo o no, et consequentemente o la
consultatione, che così al ultimo si è voluto fare con S. M tà Ces., 7 ) è
stato con misterio indrizzata a voler con tale mezo rappresentare il
navilio ripieno di tante fessure, che sia impossibile a quale si voglia
6 ) Wahrscheinlich wie Anm. 4.
7 ) Vgl. Nr. 135, S. 366.