Full text: Nuntiatur des Germanico Malaspina, Sendung des Antonio Possevino

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perciò per consiglio loro differito insin’hora il rispondermi et forse 
verranno un di questi giorni li commissarii et a bocca con una lettera 
credentiale penserà di satisfare. Con tutto ciò io sono andato pensando 
che si potrebbe accommodare le differentie in questa forma, cioè che 
ne li juspatronati ecclesiastici o dove loro hanno jus advocatie, che 
in questi tali li ordinarii habbiano et nel spirituale et nel temporale 
ogni potestà, esclusa totalmente il principe, et questo spero si otterrà 
da S. A., neli juspatronati laicorum o dove loro hanno il jus advocatie, 
che il spirituale sia a la dispositione simplice del’ ordinario; ma che 
quanto al temporale, quando si vorrà instituire la visita, che l’ordinario 
nomini uno et S. A. un altro, li quali habbiano eguale potestà ncla 
visitatione d’esso temporale, a questo li ministri di S. A. non condes- 
cendono ancora, ma forse si contentaranno et io di già ne ho convinti 
* * * alcuni, li quali mi promettono di voler star saldi in questo. 4 ) 
Quanto poi al dare il possesso temporale, io havevo pensato di 
ridurre questo capo ne la forma che si tiene sotto il dominio de’ signori 
Venetiani et non despero affatto che S. A. non sia per acquetarsi. 5 ) 
Circa le alienationi de’ beni che ogni giorno fanno li ecclesiastici, 
oltre che già io l’ho prohibito espressamente, spero ancora che si 
manderà un’informatione a S. B 11C acciò si habbia luce buona, come 
si debbia procedere quando occorrono simili casi. 6 ) Hora perché S. A. 
starà fuori un mese 7 ) et forse più, ne la sua absentia non si può far 
cosa alcuna. Io desiderarci, acciò potessi trattar il negotio con fonda¬ 
mento et satisfattione di N. S., che V. S. Ill ma mi facesse gratia di 
avvisarmi se approva quello che di sopra ho detto o, non approvandolo, 
ordinarmi ciò che io debbo fare. 8 ) 
nicht bewährt zu haben, denn Georg von Kuenburg wurde in der Wahlkapitidation 
zu seiner Reform angehalten (Widmann, Geschichte Salzburgs III, S. 136 f.). 
Erzbischof Johann Jakob von, Kuen-Belasy hatte folgende Brüder: Hans, erz¬ 
herzoglicher Rat und Landeshauptmann von Tirol; Dietrich, Domherr zu Trient 
und Brixen; Rudolf, Domherr zu Trient und Brixen; Kaspar, Deutschordensritter; 
Rudolf, kaiserlicher Geheimer Rat; Jakob, salzburgischer Landeshauptmann, der 
gegen die Wahl eines Koadjutors war und am ehesten der hier genannte Bruder 
sein könnte (Mayrhofen, Genealogien des tirolischen Adels, Lebende Geschlechter I, 
Nr. 47. Innsbruck Museum Ferdinandeum; Schellhass, Ninguarda II, S. 303). 
“) Vgl. Nr. 100 und 107. 
6 ) In Venedig hatte die weltliche Gewalt gegenüber der kirchlichen in der 
Regel eine gute Position. 
e ) Vgl. Nr. 19, Anm. 33. 
7 ) Siehe Nr. 85, Anm. 4. 
8 ) Siehe Nr. 100, S. 287 f.
	        
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