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perciò per consiglio loro differito insin’hora il rispondermi et forse
verranno un di questi giorni li commissarii et a bocca con una lettera
credentiale penserà di satisfare. Con tutto ciò io sono andato pensando
che si potrebbe accommodare le differentie in questa forma, cioè che
ne li juspatronati ecclesiastici o dove loro hanno jus advocatie, che
in questi tali li ordinarii habbiano et nel spirituale et nel temporale
ogni potestà, esclusa totalmente il principe, et questo spero si otterrà
da S. A., neli juspatronati laicorum o dove loro hanno il jus advocatie,
che il spirituale sia a la dispositione simplice del’ ordinario; ma che
quanto al temporale, quando si vorrà instituire la visita, che l’ordinario
nomini uno et S. A. un altro, li quali habbiano eguale potestà ncla
visitatione d’esso temporale, a questo li ministri di S. A. non condes-
cendono ancora, ma forse si contentaranno et io di già ne ho convinti
* * * alcuni, li quali mi promettono di voler star saldi in questo. 4 )
Quanto poi al dare il possesso temporale, io havevo pensato di
ridurre questo capo ne la forma che si tiene sotto il dominio de’ signori
Venetiani et non despero affatto che S. A. non sia per acquetarsi. 5 )
Circa le alienationi de’ beni che ogni giorno fanno li ecclesiastici,
oltre che già io l’ho prohibito espressamente, spero ancora che si
manderà un’informatione a S. B 11C acciò si habbia luce buona, come
si debbia procedere quando occorrono simili casi. 6 ) Hora perché S. A.
starà fuori un mese 7 ) et forse più, ne la sua absentia non si può far
cosa alcuna. Io desiderarci, acciò potessi trattar il negotio con fonda¬
mento et satisfattione di N. S., che V. S. Ill ma mi facesse gratia di
avvisarmi se approva quello che di sopra ho detto o, non approvandolo,
ordinarmi ciò che io debbo fare. 8 )
nicht bewährt zu haben, denn Georg von Kuenburg wurde in der Wahlkapitidation
zu seiner Reform angehalten (Widmann, Geschichte Salzburgs III, S. 136 f.).
Erzbischof Johann Jakob von, Kuen-Belasy hatte folgende Brüder: Hans, erz¬
herzoglicher Rat und Landeshauptmann von Tirol; Dietrich, Domherr zu Trient
und Brixen; Rudolf, Domherr zu Trient und Brixen; Kaspar, Deutschordensritter;
Rudolf, kaiserlicher Geheimer Rat; Jakob, salzburgischer Landeshauptmann, der
gegen die Wahl eines Koadjutors war und am ehesten der hier genannte Bruder
sein könnte (Mayrhofen, Genealogien des tirolischen Adels, Lebende Geschlechter I,
Nr. 47. Innsbruck Museum Ferdinandeum; Schellhass, Ninguarda II, S. 303).
“) Vgl. Nr. 100 und 107.
6 ) In Venedig hatte die weltliche Gewalt gegenüber der kirchlichen in der
Regel eine gute Position.
e ) Vgl. Nr. 19, Anm. 33.
7 ) Siehe Nr. 85, Anm. 4.
8 ) Siehe Nr. 100, S. 287 f.