197
ma che né S. A. né loro havevano colpa che il consiglio della camera,
tutto heretico, senza saputa di S. A., l’haveva fatto, forsi non pen¬
sando più oltre, massime essendo questa la consuetudine. Poi li dissi
che tra le più principali commissioni, che io ho da S. B no , era esortare
il principe espurgare il consiglio et la casa di herctici, et che era hormai
sei mesi che io sono qua et che mai si è principiato cosa alcuna in
questo proposito. Da questo racordo è nato che S. A. ha fatto publicare
li doi decreti che sarano con questa mia, 4 ) li quali, se bene sono ordi¬
narii in altri luochi, qua sono singolari et difficili da esequire, però
tutti due sono osservati; di più ha ordinato al regimento che faccia
una nota di tutti li catholici del suo stato con le qualità loro et sì è
fatto et perché il numero è piccolo, si è preso risolutione di scrivere
al’arciduca Ferdinando et al duca di Baviera 5 ) che in tanta necessità
voglino aiutare S. A. col mandarli alcuni soggetti. Et lei mi assicura
che a poco a poco anderà espurgando non solo la corte, ma tutti li offi¬
ciali . Io però l’aspetto a un passo che conoscerò, se dice da dovero. È mor¬
to il capitano generale del paese, il quale è giudice delli nobili et mons. di
Seccovia mi afferma che importa quasi più che questo officio si dia a
un catholico, che se il decreto si fosse esequito. 6 ) S. A. mi ha promesso
che nominerà un catholico. Se lo fa, io commincierò a credere che si
dichi da dovero, ma questi heretici sono così impetuosi et tremabondi
al principe, che mi fanno stare con molta solicitudine, non ostante la
promessa lor instano che questo loco si dia ad Hoffmam. Li racordai
ancora che mi pareva necessario che S. A., quanto prima, cercasse di
compromettere o accommodare le differenze che haveva con li ordi¬
narii, 7 ) acciò non havessero per l’avenire scusa di non fare l’officio
loro, col’allegare d’esser impediti da lei, a questo non hanno per ancora
risposto.
Similmente le messi in consideratione che forsi non sarebbe male
di pensare a ewigere un vescovato in questa città per molti rispetti,
massime che qua ci sono due pawochie mal tenute, quale ascendono a
■') Nr. 66 und 70.
5 ) Am 14. Februar 1581 schickte Erzherzog Karl die zwischen ihm und den
evangelischen steirischen Ständen auf dem Landtag 1580/81 gewechselten Schriften
seinem Bruder Ferdinand nach Innsbruck und im folgenden März sandte er
Schranz nach München und Innsbruck (Loserth, FRA 11/50, S. 221 f., 227 und
701).
e ) Landeshauptmann Georg von Herberstein starb Mitte Dezember 1580,
sein Nachfolger Graf Johann von Montfort wurde erst 1586 ernannt (Posch, Die
steirischen Landeshauptleute, S. 28 f.).
7 ) Vgl. Nr. 58.