166 M u s s a f i a Secondo una terza versione Dio dopo il peccato svelse l'albero e lo gittö di la dal muro del paradiso. Mille anni piü tardi Abramo lo trovö e lo piantö nel suo giardino. Un angelo (o Dio stesso) gli an- nuncia che su di esso Dio (egli) verrä crocifisso 5 ). Queste tradizioni, ed altre per avventura cbe se ne potessero rintracciare, sembrano non aver ottenuto grande favore; non pene- trarono nella vita del popolo, e la letteratura medievale non ne serba che lievi tracce. Divulgatissima all’ incontro e quella versione della leggenda, che la congiugne ad altra tradizione antica, e del pari molto propagata. Intendo dire dell’ olio di misericordia, ad impetrare il quäle Adamo prima di morire manda il figliuolo Seth al paradiso. Vedasi il capitolo 19 dell’ Evangelo di Nicodemo«), nel quäle Seth narra come l’arcangelo Michele gli avesse dichiarato che la sua pre- ghiera non poteva per anco venire esaudita; dopo lungo volgere di secoli verrebbe Gesü Cristo, ugnerebbe dell’ olio tutti i credenti in lui, e ricondurrebbe Adamo in paradiso all' albero della misericor dia 7 ). In lingue volgari ricorre questa narrazione, oltreche nelle nu- merose traduzioni e parafrasi, in versi ed in prosa, del vangelo apo- crifo, nel poema tedesco del XIII. secolo intitolato Urstende 8 ) ed in un passo del Lehen-Spieghel olandese (XIV. sec.), che si puö leggere nell' edizione del poema attribuito al Maerlant, citata qui appresso nella nota SO. Ora nulla di piü naturale che, poiche s’ammetteva che Seth s’era recato al paradiso a chiedere lenimento alle miserie d’Adamo, di lui pur anclie si narrasse ch’egli ne riportö il germe di quell’ albero, su cui mori il Redentore dell’ umanitä. L’unione delle due leggende ci appare nella forma piü semplice nelle seguenti scritture: 3 ) Leggenda inserita da Herman de Valenciennes (XIII. sec.) nella sua Genesi rimata. Quest’opera e tuttodi inedita. Il passo, a cui qui ci riferiamo, fu stampato dal Lassberg in un libretto, rarissimo, ch’ei publicö col titolo: Ein schoen alt Lied von Grave Friz von Zolre . . . nebst noch etlichen andern Liedern. Si veda anche Le Roux de Lincy, Livre des legendes, Paris 1863, pag. 24 o il Dictionnaire des legendes del Douhet, pag. 1219. 6 ) Fra Ie molte edizioni si consulti quella del Thilo, che a questo passo appone molti utili raffronti. 7 ) Anche su questa tradizione vedansi le belle osservazioni del Piper, riprodotte pur queste dallo Schröder. s ) Hahn, Gedichte des XII. und XIII. Jahrh. Quedlinburg, pag. 12ü segg.