306 Valentinelli , Delle bihlioteche seientifici e letterarj; e un sentito hisogno di attestare la piü viva gratitudine a chi prestossi volonteroso alle mie ricerche; e una prova di riempiere una lacuna nella storia letteraria di quel paese. Poche ed incerte son le notizie che sulle antiche bihlioteche deile chiese e delle abbazie neerlandesi ci conservarono gli storici, i quali d'altra parte, nell'attribuire il guasto della disciplina monastica alla trascuranza generale in che si teneano gli ottimi studj, fan cre- dere che questa condizione fosse comune alla bihlioteche degli ordini religiös!. A rilevare da quello stato di decadenza gli aniini infraliti accorse, alla metä del secolo XIV, Gerardo van Groote (Magno), il quäle col fondare a Deventer la casa della Fratellanza cleri- cale, annunciö alla Neerlandia stupente l’aurora del suo risorgi- mento. Perche propostisi ad esemplare gli antichi istituti religiosi, v’introdosse la disciplina monacale, beuche i fratelli (Domini fra- tres, fratres in commune viventes) fossero laici, obbligandoli agli studj severi dei padri della chiesa. Perö chi ebbe merito di ri- svegliare l’amore agli studj classici, e l’allievo, l’amico, il successore di Gerardo (m. 1384), Fiorenzo di Leerdam, che in quell’istituto iriedesimo , ordinö i lavori dei fratelli allo scopo precipuo della trascrizione de' piü importanti manoscritti. Di quella casa sorti quel Tommaso Hammerlein (Maleolm) da Kempten, piü fra noi cono- sciuto sotto nome di Tommaso da Kempis, direttore della domus fratrum di s. Agnese presso Zwolle, e di lä propagossi in breve quell' ordine nell’ intera Neerlandia t). Dirü cosa che tien del por- tento: il solo capitolo di Utrecht contava nel 1439 settanta conventi a se soggetti, con 3000 conventuali 3 ). Da ciö agevolmente rilevasi quanto bihlioteche, quotidianamente accresciute a mano di migliaja di traserittori, dovessero arricchirsi; quanto, raffrontate colle coe- M e i n e r s Clir. Lebensbeschreibungen berühmter Männer aus den Zeiten der Wiederberstetlung der Wissenschaften. Zürich, 1798, vol.lt, 8°. — Delprat G. H. M. Verhandeling over de Broederschap van E. Groote en over den invloed der Fraterhuizen op den vetenschappeli.jken en gndsdienstigen toestand, voornamelijk in de Nederlanden, na de 14 d ° eeuw. — La Stessa. Tweede vermeerderde verbeterde druk. Arnhem, bij T. NijhofF. — Die Brüderschaft des gemeinsamen Lebens. Ein Beitrag zur Geschichte der Kirche, Literatur und Pädagogik des vierzehnten, fünf zehnten und sechzehnten Jahrhunderts, von G. H. M. Dfelprat zu Rotterdam, deutsch bearbeitet und mit Zusätzen und einem Anhänge versehen von Dr. Mehnike zu Stralsund. Leipzig, 1840, p. XII, 185, 8°. 2 ) Lindehorn, Historica episcopatus Daventriensis, p. 253.