392 Francesco Sc hupf er, Degli onlini sociali E anzitutto importa prorare che appo i Longobardi v'abbia avuto due classi di liberi, una deile quali dicemmo gli esercitali, 1’ altra i liberi uomini. Or ecco nella nota contesa dei vescovi di Siena e di Arezzo, intervenire giusta una carta del 715, ben dodiei testi- monj come esercitali e tredici in qualitä di liberi homines ‘). Che poj si volessero disegnare in tal modo due diverse classi sociali non puö esser oggetto di dubbio. Quanto e dei liberi uomini e della loro posi- zione, cen danno alcuna contezza le parole di uno di essi per nome Gaudioso. Ei dice cioe, ch’ erano omai cinquant ’anni dacche, tras- feritosi di Lucca in quelle parti, risedeva nella terra di certo Zottone. Parimenti ci assecura Poto che erano cinquanta e piü anni che venuto d'Oltrepö si era collocato colä. I liberi homines erano sopratutto liberi livellari; poi voglionsi annoverare fra essi tutti coloro, che, per dirla colla legge, „nec casas nec terras suas habent“. Come tali erano distinti dagli esercitali: dalF altro lato erano essi pure obbligati alla guerra; ma, come dicemmo, esercitale non e tanto il guerriero quanto l’uomo a cavallo, in egual modo che nell’ Italia bizantina distinguevasi la Militia in generale e l’exercitus dai cives honesti. Vuolsi anche osservare che fra’ liberi homines molto piü che fra gli esercitali troviam nomi romani: cosi, nel diploma suaccennato, se n’ ha fra quelli ben dieci su tredici, fra questi non piü di cinque su dodiei. Altre famiglie di liberi livellari il cui noine sembrerebbe accennare a origine romana abbiamo di frequente 2 ). Cosi potrebbesi azzardare la congettura che in queste classi inferiori di liberi sia specialmente rappresentata la popolazione romana. Ma sarebbe atfatto erroneo di cercar i Romani al tempo della dominazione longobarda solo fra i liberi livellari o liberi homines; come dall’ altro lato liberi livellari e liberi uomini non sono punto concetti che si eoprano Fun Faltro. Torneremo in seguito sulla posizione sociale di queste classi: qui trat- tasi sopratutto di determinarne il numero e la serie. Liberi homines crediamo scorgere altresi nei pauperes dell’ editto 3 ), e appo Rachi nel prologo e discorso di debiles et egenos fatti segno di parecchie vessazioni. Certo e che i liberi homines erano diversi dagli esercitali. I quali potevano essere primi e minimi; ed ecco due altre classi; il che risulta dalla nota legge di Luitprando sui Gasindi regi. 1) Troya C. D. L. III. 406. 2 ) p. e. Troya C. I). L. III. 498. 3 ) Rolli, prol. Luit. 136, Rach. I.