e singolarmente tlelle provincie Nuova Castiglia ecc.
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diede il Sage/io sopra aleune monete fenicie delle isole Baleari
(Torino, stamperia Reale, 1834, p. 40, 4°.) tratto dalle Memorie
dell’ Accad. reale delle Scienze di Torino. Classe di morale, storia
c filos. (Vol. XXXVIII, p. 144. V. Bidlettino dell’Istituto di corrisp.
archeol., 1834, p. 68) e Giovanni de Quinones de Benavente: Ex-
plicaciones de unas monedas de oro de Emperacbres Bomanos,
que se hallaron en el puerto de Guadarrama, donde se refieren
las vidas dellos y origen dellas (Madrid, Luis Sanchez, 1610, 4°.).
Dissotterrate fra Ie rovine d'un edificio, quando nell’ indicata Iocalitä
si gettarono i fondamenti pel monumento del Leone di Castiglia,
passarono quasi tutte dal Museo dell’Intante D. Gabi-iele al Gabinetto
della Biblioteca nazionale. Luigi Giuseppe de Velasquez pubblicb
Congeturas sobre las medallas de los Reyes Godos y Suevos de
Espana (Malaga, Francisco Martinez de Aguillar, 1759, p. 141, 4°.
con monete incise fra il testo) di cui vantaggiossi il Florez nell’opera
summentovata. Giuseppe Antonio Conde scrisse: Sobre la moneda
arabiga y en especial la acunada en Espana para los Principes
musulmunos (Mcmorias de lareal Acad.dela Historia, 1804, vol. V,
p. 225—314, con cinque tavole); e di recente Adriano de Long-
perier nei: Documents numismatiques pour servir ä V liistoire des
Arabes en Espugne (Paris, Leleux, 1850, 8°., con tavole) si estende
ai Re di Malaga, Saragozza, Siviglia, Toledo, Almeria, Denia, Va-
lenza, Cordova, Murcia, Granata, ed ai Re cristiani di Castiglia: di
questo lavoro puo leggersi un succoso sommario nella Revue arclico-
logique 1850, e Revue numismatique 1850, p. 429—442.
Alla rassegna degli autori principali che si occuparono delle
anticliita spagnuole in generale, dovrebbe, secondo il proposto, tener
dietro la descrizione topografica delle antichitä esistenti e dei Muse
archeologici della intera nazione, corredata dei titoli delle opere che
ne trattarono singolarmente; ma siccome le provincie della Spagna
superiore, l’Aragona, la Navarra, la Biscaglia, la vecchia Castiglia,
il regno di Leon, le Asturie e la Galizia o non furono da me visitate,
o percorse frettolosamente, ne potrei quindi testimonio oculare offe-
rirne dettagliata relazione, cosl limiterb le investigazioni alla Nuova
Castiglia, all’Estremadura, all’Andalusia, ai regni di Murcia e Va-
lenza, alla Catalogna. Ne la trascuranza di quelle provincie parrä
di troppo pregiudicievole, ove si consideri che furono Ie meno
esposte alle invasioni straniere, Ie quali quasi sempre partendo dal
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