e singolarmente delle provincie Nuova Castiglia ecc. 88 numero e di poca importanza sono le antichitä posteriori alle romane, se si eccettuino un astrolabio dell'anno 1067, ed un quadrante meno antico, ambedue arabi, litterati, in bronzo. Offrono la parfe etno- grafica due idoli indiani, di mezza forma, in legno carbonizzato, coperti con vesti di bronzo; alcune statuine chinesi in legno, ad ornati incisi dipinti e dorati; il modello d’una barca Chinese ed un gruppo di novanta due ligure, ambedue in avorio, 1’ultimo con sog- getti dell‘ antico Testamento. Gli stretti rapporti della Spagna coli’America contribuirono ad arrichir la raccolta d’una quantita di piccoli idoli messicani in nefrite, in quarzo verde, in avorio, amuleti, archi, freccie, pugnali, vasi in legno e terra cotta ornati di figure mostruose, con altri oggetti curiosi che appartennero quasi tutti all’Infante D. Sebastiane di Borbone. Ne vi mancano oggetti mo- derni nostrali, pochi marmi figurati, vasi spagnuoli commisti a tede- schi ed inglesi, una dactilioteca arricchita nel 1846 collo scrignetto dell’eccellent. D. Agostino Arguelles, tutore d’ Isabella II, una col- lezione di matrici in bronzo di sigilli di Chiese, Corporazioni reli giöse, Vescovi, Abbati, particolari, un giuoco di scacchi di mirabile lavoro. Tanti prodotti dell’arte antica e moderna furono sufficiente- mente descritti da D. Basilio Sebastiano Castellanos de Losada, prima bibliotecario della Nazionale, ora Direttore delle Scuole normali, nell’ operetta: Apuntes para un catalogo de los objetos que com- prende la coleccion del Museo de antigüedades de la Biblioteca nacional de Madrid. Ensayo util para todos los que deseen cono- cer y visiten estc establicimiento (Madrid, 1847, imprenta de San- chez, p. 212, 12°.). II Gabinetto numismatico, descritto nell’ opera citata (p. 145 a 160) sotto l'intitolazione: Un ligero paseo por el Museo de me- dallas e contenuto in una sala di 100 piedi di lunghezza su 22 di larghezza, contigua al Museo archeologico. Fondato da Carlo III. ed accresciuto cogli acquisti della serie delle monete d’ argento dell’alto e basso Impero dell’Ab. Rotelin d' Orleans, del Gabinetto dell'Infante D. Gabriele, nel quäle s’era fuso dapprima il meda- gliere diBernardo deEstrada, econ importazioni continuate, e distri- buito in trentotto armadj di legni preziosi, a cristalli e dorature, fatti apparecchiare da Carlo III. per la farmacia reale, regalati da Ferdi- nando VII. al Gabinetto nel 1825. L’intera massa di quasi 100,000 pezzi fu divisa con ordine geografico-cronologico in due grandi