84 G. Val e n ti n el li, Sülle antichita spagnuole in generale, Madrid. mezzogiorno confinarono i naturali nelle montagne del settentrione. Resi ivi forti e invincibili e per la natura del luogo e per la sempli- cita del vivere, non solo non si assoggettarono a’ nuovi dominatori, ma proclamarono eziandio l’indipendenza nazionale, promovendola e mantenendola coli’ opera. In una cittä quäle e Madrid, il cui terreno e cosi povero d’an- tichi avvanzi, tornano a grande onore de’ suoi cittadini le raccolle archeologiehe pubbliche e private, e le Societä costituite a conser- varle e diffonderne la conoscenza. Ornamento singolare della Bi- blioteca nazionale e la raccolta archeologico-numismatica e di cemelj, divisa in Museo de antigüedades e Museo de medallas. La maggior parte degli oggetti di quello delle antichita, segnatamente i bronzi ed i mosaici procedono da’ primi scavi eseguiti a Pompei ed Erco- lano: donati da Carlo III nel 1787, formarono il nucleo della rac colta, la quäle accresciuta ad epoche varie con prodotti d’ ogni tempo e d’ogni nazione, perdette interamente il carattere primitivo d'ar- cheologica, compenetrativi gli elementi del Museo elnografico. In fatti quegli oggetti egizj, etruschi, greci, romani, ci’istiani, gnostici, goti, arabi, indiani, cbinesi, messicani, peruviani, distribuiti in una piccola sala presso il Gabinetto numismatico, non permettono, per lo scarso numero, che monta poco oltre due mila, una separazione e quindi una creazione di altri Musei. Fra gli egizj possono ricor- darsi alcuni piccoli bronzi rappresentanti Iside, Osiride, Oro, Eluro, un Ibi, Sacerdoti e Sacerdotesse, due sfingi in basalto, quattro mum- mie nelle loro casse, due sistri: fra gli etruschi molte statuine in bronzo di divinitä e di ministri di sacrifizj, sette patere e due speccbj metallici con rappresentanze mitologiche, sedici vasi italo-greci od etruschi, figurati su fondi di colori varj: cinque bronzi greci di minor dimensione rappresentanti due camiletti, un Teseo, un Gani- mede, una Baccante: fra i Romani piü che duecenfo piccoli bronzi di Divinitä, Sacerdoti, Imperatori, stromenti di sacrifizj, candelabri, armi, armature, insegne militari, stromenti domestici, come lucerne, chiavi, fibule, braccialetti, anelli, vasetti in terra cotta, pochi busti imperiali e quattro iscrizioni in marmo. Fra tanti oggetti poi meri- tano speciale menzione una tavola litterata in bronzo scoperta a Me- rida l’anno 1642, 63 sigilli litterati pariment? in bronzo, e dieci mosaici tratti da Pompei, dei quali due litterati, tutti con rappresen- tazioni di carri trionfali, combattimenti, fiori e frutta. Poche di