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* che io le scrissi a li giorni passati 2 ) et ne mandai copia 3 ) a V. S. Ill ma ,
intorno a quello che giudicavo esser offitio et debito de’ prelati, in
tanta corruttione de la disciplina regolare et ecclesiastica, et acciò
V. S. Ill ma possi più chiaramente conoscere a che termine si è ridotto
questo negotio, tanti anni desiderato et aspettato da tutti li buoni et
dali principi vicini, le mando la lettera di mons. coadiutore 1 ) et del
consiglierò, 5 ) clic venne da me per questo effetto, et supplico V. S. Ill ma
con ogni humiltà et efficacia che si degni di aiutare la dispositione che
di presente si ritrova ne l’arcivescovo con operar che N. S. lo monischi
et stringa a venire a l’executione, accioché non intervenghi dopo tante
fatiche quello che accenna il consiglierò ne la sua et quello che a tempo
dela s. me. di Pio V., che si celebrò il sinodo, 6 ) si fecero sante consti¬
tutioni et mai non si è in una minima parte osservato cosa alcuna, 7 )
et invero sì come li settarii di queste parti non hanno havuto altro
pretesto più apparente per acreditare la loro diabolica dottrina, che
la mala vita de’ ecclesiastici et regolari, così se quando cominciorno
a seminare il loro seme fosse stata fatta una mediocre reformatione,
non havrebbono mai persuaso a la nobiltà, né ad altri quello che
hanno fatto, ma non essendo seguito mutatione alcuna de’ costumi,
non è maraviglia se durante la causa dura ancora l’effetto d’essa.
Et essendo non solo a li heretici, ma a li demonii formidabile la
imaculata vita de’ buoni servi di Dio, perciò dobbiamo sperare ne
l’infinita misericordia di S. D. M (i , che se si farà una essentiale refor¬
matione di questo paese, et che S. A. faccia dal canto suo anco ella
quello che può et deve, in breve si ridurrà la religione al candore
antico, et sono entrato in maggiore speranza dopo la publicatione del
decreto et la dimostratione che S. A. fa verso li catolici servendosi
d’essi in offitii, 8 ) cosa che non si è fatta più, dal che è causato che ogni
giorno ritornano al gremio dela santa fede molti et in gran numero
2 ) Vgl. Nr. 89, S. 248 /., Nr. 94, S. 260, und Nr. 99, S. 284.
3 ) Nicht vorhanden.
■') Brief des Erzbischofkoadjutors Georg von Kuenburg nicht vorhanden.
5 ) Name des Rates nicht bekannt.
6 ) Provinzialsynoden von 1569 und 1573 (Dalham, Concilia Salisbur-
gensia, S. 348 ff.; Hübner, Die salzburgischen Provinzialsynoden, S. 112 ff.;
Schellhass, Ninguarda I, S. 53 ff. und 120 ff.).
’) Die von Ninguarda in Steiermark, Kärnten und Salzburg 1578 durch-
geführte Visitation bestätigte weitgehend diese Behauptung, daß zwar auf den
Synoden viel beschlossen wurde, in Wirklichkeit dann aber wenig geschah (Schell¬
hass, Ninguarda II, S. 24 ff.).
8 ) Vgl. Nr. 68, S. 190 /., Nr. 72, S. 197, und Nr. 80, S. 219.