347 l’Austria, che hora ho visitato, ho trovato 16 milia communicanti, tra quali non ci è se non quattrocento cinquanta, che si communichino sub utraque. 6 ) Li heretici, con l’occasione de la visita, mi hanno querelato con un impeto grandissimo, accusandomi che io separo li matrimonii et che sono più severo con li preti ussorati che con li concubinarii, essendo il stato de li ussorati santo et buono. 11 principe le ha risposto che attendono a li loro predicatori et lascino la cura al nuntio di quello che tocca al officio suo, ma ne la dieta faranno rumori, perché le donne, che sono state tenute per vere mogli de’ sacerdoti et ingannate da loro, non si possono acquetare di esser tenute per concubine et ricorrono a li provinciali per aiuto. Nondimeno il principe non mostra di stimare molto le minaccie de li heretici in questo fatto. 7 ) Ne la dieta prossima si havrà pur questo, che tutti li prelati verranno in habito secondo l’ordine di ciascuno et nessuno havrà concubina, cosa che a memoria d’huomini non si recorda che sia stata, et cominciando a comparvi li prelati, questi nobili, vedendoli non solo in habito senza sete et lattuche a le camiscie, ma fratesco, li burlano tanto che loro sono mezo disperati; et in vero la mutatione è stata grandissima et il popolo non avezzo ancora, esso corre a guardarli con maraviglia. 8 ) È comparso l’abbate di Noiperg, per ancora non ho dato principio a la essaminatione sua 9 )... Essendo stata avvisata S. A. da l’ambasciatore Ces. in Vinetia, che mons. eletto di Aquilea era in cotesta città gravemente infermo et con pericolo di morte, subito mandò da me il cancelliero, facendomi instantia grandissima che in nome di lei supplicassi la S ,à di N. S. che in evento l’eletto passasse a miglior vita, S. B' ie si degnasse, do¬ vendosi far un altro, di haver in consideratione che quel patriarchato non si perpetui in signori Vinetiani, ma si dia una volta o a soggetti confidenti di casa d’Austria o a persona neutrale, promettendomi che, se si farà così, che ne succederanno molti beni et forse si risolverebbono a far de le risolutioni che altrimente non faranno mai. Ho poi inteso che S. A. ha scritto a l’imperatore per moverlo a interponere l’aut- torità sua ancor esso con S. S ,A per questo effetto. 10 ) 6 ) Vgl. Nr. 104, Anm. 4. ’) Vgl. Nr. 121, S. 334, und Nr. 132. ») Vgl. Nr. 130, S. 359. 9 ) Vgl. Nr. 123, S. 338). 10 ) Der hier in Erwägung gezogene eventuelle Todesfall ist nicht eingetreten. Die Würde eines Patriarchen von Aquileia hatten trotz aller österreichischen Be-