342 potuerunt consumare; nel qual caso sarebbe senza dubio meglio il non tentare che, tentando, non perfettionare, massime che l’esperienza de la dieta passata ne può haver dato molti documenti, li quali non si osservando, non si deve aspettare altro che un simil miserabil essito del passato, il quale tanto maggiore danno farà, poiché sarà con notabile detrimento de l’auttorità di V. A., de li consiglieri suoi et di S. S là et altri principi, 3 ) di V. A. perché havendo lei scritto a S. B ,lc le cause, per le quali non haveva potuto essequire il decreto passato, 4 ) et essendo tolti gli impedimenti per li aiuti ottenuti, 5 ) et havendole anco con parole espresse significato che si voleva governare, conforme al suo consiglio, se vederà che di presente non si fa quello che si è promesso, potrebbe facilmente mutare in qualche cosa l’opinione con- ceputa de l’A. V. Li consiglieri saranno notati, che habbino errato o per volontà o per difetto di scienza, di volontà che non potendo negare, anzi confessando che si deve tentare qualche cosa, habbino in modo guidato il negotio, che in apparentia possono dare sodisfattione, ma che in essistentia non si faccia niente, et quando non sia, come credo certo, non potranno fugire di non incorrere in opinione di persone di poca pratica, havendo già due volte principiato il negotio et, lassando da parte li consigli et aiuti di tanti principi, habbino attribuito più al loro senso, che al gravissimo giudicio di potentati così grandi. Di S. S ,à , chi è quello che dubiti che, havendo lei dati aiuti, tenuto qua un nuntio, il quale devendosi partire senza far frutto alcuno, anzi con l’occasione de la sua venuta, essendosi mossi gl’humori, et essendo anco perciò per venire le cose in peggior stato, che non potrà se non l’auttorità apostolica patire detrimento grande, et non havrà servito il chiamare il nuntio qua, se non per publicare a tutto ’l mondo, che la piaga di queste provincie o è infestolita, di modo ché non ci è speranza di sanarla, in qual caso non devevano cercare remidii coloro che l’havevano per insanabile, overo che l’infermo non vuole essere curato et pare che il medico, che in altri lochi fa cure più desperate, havrà grande occasione di escusar sé et incolpare l’infermo, del quale giudicio gli inconvenienti miserabili che succederanno ogn’uno se lo può imaginare. Hora Ser mo Sig., ho voluto toccare questi punti per l’occasione che mi è paruta d’havere da la determinatione che hanno fatta li consiglieri nel modo di essequire quello che pensano di tentare, nel 3 ) Vgl. Nr. 75 und Nr. 82. ■*) Siehe Nr. 80, Anni. 5. 5 ) Siehe Nr. 93, S. 258.