230 vescovo, accioché dalla sua parte si impiegasse nell’ufficio suo et che non vedeva come maggiore sprone poteva aggiungersi a quel buon vecchio, che se S. A. col dono della benignità, il quale ha da Dio signor nostro ricevuto havendo più risguardo alla salute de’ principi, i quali altrimenti si andavano perdendo che a que’ puntigli o pretensioni, le quali forse le erano altronde proposte, condiscendesse in qualche cosa all’istesse ragioni o desiderii dell’arcivescovo. Rispuose S. A. che tahora il detto arcivescovo con due o tre pa¬ role, le quali egli facesse intenderle, potrebbe esequire molte cose, le quali altrimente restavano adietro. Et qui disse come a giorni passati egli, havendo voluto mutare un curato in una città di S. A., la città no ’l permise, non vedendo il consenso di S. A., il quale conveniva havere, sì per essere questo giuspatronato della casa di Austria et per haversi antichi privilegi della Sede Apostolica, sì anco poiché S. A., permettendo all’arcivescovo questa nuova libertà, pregiudicherebbe a gli altri arciduchi di Austria, con i quali per vincolo di parentado et di riverenza oltre l’amore era congiunto. Io poi havendogli mostrato quanto era sicuro il parere propostogli dal sig. nuncio et quel che S. A. pareva di volere seguire circa il dare un commissario suo per aggiunto a quel dell’arcivescovo, finché fusse chiarita questa materia, mostrò di volere farlo et di accommodarsi alla voluntà et consiglio di S. B' 10 . 12 ) Detto questo si attese a premunirlo con quelle ragioni, le quali parvero più efficaci, accioché andando alla corte Ces. et trattando de’ suoi disegni con alcuni o heretici o politici non venisse a precidersi la via a quel che per conto della religione pretendeva di far in queste parti. 13 ) Al che acconsentì, mostrando di intendere assai lo stato di quella corte et che conveniva tacei’e et fare sì come gli si disse. Pregai anco S. A. che considerasse molto circa l’andata sua in Sassonia, dove forse pretendendo di andare, come era qui qualche opinione, non fusse per quella strada divertito dal s. pensiero, irei quale era entrato di riporre la religione catolica nel primo stato. Mi rispuose che non sapeva se vi anderebbe et che stava et starebbe fisso in questo proposito, che già un pezzo fatto liaveva, di promuo¬ vere le cose della fede con ogni mezo possibile. 11 ) 12 ) Vgl. Nr. 89, S. 243. 13 ) Siehe oben Anni. 4. 14 ) Erzherzog Karl war Mitte Juni 1581 in Dresden, wo er nach Meinung des venezianischen Gesandten mit dem Kurfürsten von Sachsen vor allem darüber verhandelte, daß ein Drittel der Reichshilfe ihm zukomme (Venedig AS, Dispacci Germania, filza 8, f. 48' — 49'; Khevenhiller, Annales Ferdinandei I, Sp. 189).