218 Venetiani non sono per muovere fastidio a S. A., che l’habbino da disturbare, che non si facci obedire da’ suoi sudditi. Anzi l’ambascia¬ tore di Venetia, che resiede a questa corte, mi ha detto più volte che tien per certo che li suoi signori daranno aiuto a S. A., sempre che glielo ricerchi per questa causa. 13 ) Non restarò però di attendere a quello che V. S. R ma mi scrive, et farò ogni buono offìtio che io possa, acciò o con rimettere il negotio a S. S tà , come mi dice che S. A. si è offerta, overo per altra buona via si venghi al fine di quella contro¬ versia de’ confini. Ma perché questo negotio potria esser alquanto longo et tra tanto la causa della religione potria pigliar et in Stiria et in Austria peggior conditione, giudico esser opportunissimo che V. S. R ma , qual resiede presso quel ser m0 principe, insti senza inter¬ missione et dimodoché lo facci risolvere con brevità a voler esser conosciuto et obedito come signore. Et se pur S. A. vede qualche difficoltà, si lasci intendere con S. B nc et S. M tà Ces. di che aiuto ha bisogno, 14 ) ché io sto in buona opinione che si trovaranno modi da facilitare ogni cosa con l’aiuto, che senza dubio le darà Iddio, mentre S. A. non manchi a se stessa. Prego V. S. R ma che accetti a buona parte questa mia libertà de dire come l’intendo in questo negotio; et se presso cotesto principe non vi fosse stato ministro di S. S tà , facilmente mi sarei risoluto scriver il mio senso et quello che qui si ragiona liberamente a S. A., sperando che haveria aggradito la mia buona volontà et zelo verso la religione cattolica et verso il servitio et honore dell’A. S., et lasciar quello che per mio difetto di giuditio non vedessi bene. Del negotio di metter nuovo capitano a Canisia et che sia catto¬ lico, ne ho fatto avertire il sig. Trautzon, che mi ha promesso, quando si proponerà in conseglio, tenerne memoria et farne buoni offitii. 15 ) La prego a scrivere spesso, et se dubita che le lettere siano intercette, le mandi nel piego di S. A., la quale scrive assai spesso a questa corte... 13 ) Am 7. Februar ISSI meldete der venezianische Gesandte aus Prag, daß nach Ansicht hervorragender Persönlichkeiten am Kaiserhof, u. a. des spanischen Gesandten, Venedig als Nachbar an einer Stärkung Erzherzog Karls interessiert sein müsse; öffentliche Demonstrationen zugunsten Karls, wie Sendung eines Sondergesandten, seien angebracht (Venedig AS, Dispacci Germania, fdza 7, f. 142m, I47 r ). u ) Vgl. Nr. 74, S. 201, Nr. 93, S. 258, Nr. 137, S. 371 /., und Nr. 140. 15 ) In Nr. 74, S. 204 /., schreibt O. M alaspina aber von Karlstadt und nicht von Kanizsa, dessen Kommandant, Niklas Graf von Salm, allerdings dainals starb und, obwohl Protestant, zu St. Dorothea in Wien beigesetzt wurde (Mayr, Wiener Protestantengeschichte, S. 62).