174 che il cancelliere) venne da me molto afflitto et pentito quasi di haver mai consigliato S. A. in negotio di religione, dubitando che avenendo qualche scandalo, egli non fosse et per perdere la gratia di S. A. et la vita istessa. Et egli insieme con altri, esagerando le poche forze del principe, che non ha più che 25 soldati in castello 3 ) et non ha danari né modo di trovarne, mi persuadevono a voler consentire che si pigliasse temperamento nel decreto in tre punti : che non se le togliesse la chiesa, che non fossero obligati a restituire li beni ecclesiastici, che potessero li lor ministri portarli li sacramenti nelle case. Parlò de’ nobili, et intendendo io che tutta la paura che di presente havevono era per il pericolo che il popolo di questa città non facesse qualche tumulto, 4 ) mi risolsi a pigliar un paio di hore di tempo per risponderli. Et subito, senza domandare audienza, andai da S. A. et le signi¬ ficai ciò che mi havevono deto, dicendole che io non potevo se non credere tutto quelli pericoli che mi erano posti inanzi dalli suoi mini¬ stri, essendo forastiero et poco pratico del paese, ma che duvitavo che niun principe haverebbe mai potuto persuadersi, sapendosi la poca quantità di gente, che è in questa città che fosse stata atta a far mutare un decreto già publicato. Et di più esortai S. A. a non rispon¬ dere per l’avenire con scritto alli heretici, essendo io stato avisato che mandano tutte le scritture alli heretici del’ imperio. S. A. fu di parere, quanto al primo, che non ci sia pericolo alcuno et che però sia bene di persistere nella buona sua volontà et similmente approvò di non multiplicare più scritture, ma chiamarli insieme con il stato ecclesia¬ stico et astringerli a venire alla conclusione della dieta, come ha fatto in materia del susidio che desidera da loro per guadar li confini. In- sin’hora non hanno dato risposta, ma non sarà buona, perché haverano inteso che li ministri di S. A. comminciano a declinare dal fervor loro antico et ne sono state causa le lor moglie, starano ostinatissimi et inventarano novi pericoli. S. A. mi ha fatto dire che ha presentito che il duca di Sassonia ha dato risposta 5 ) alli provinciali, mandando un correrò espresso, et li reprehende aspramente della inobedienza loro per il capo del stabili¬ mento del’ imperio; bora costoro dicono che non sono membra del’ imperio. Pur questo havrà giovato assai a reprimere la superbia loro, 3 ) Vgl. Nr. 93. *) Vgl. Nr. 59, S. 169, und Nr. 74, S. 200. 6 ) Nicht vorhanden. Der venezianische Gesandte am Kaiserhol meldete am 31. Jänner, daß sich die steirischen Stände an Kaiser und Kurfürsten wandten (Venedig AS, Disfacci Germania, fdza 7, /. 138 n ').