94 questi predicatori loro qualche sattrapi, ma sono di poca età, di manco lettere, pieni di carnalità et di ogni genere di vitio et non ostante questo proh dolor sono tenuti da costoro per veri profetti. 10 ne farò a suo tempo rumore, ma li aspetto al passo. Mons. di Gurgo refferì a S. A. tutto quello che era passato, facendo instantia che quel nebulone fosse castigato, et le rispose: „Ancora il predicatore catholico dice male delli heretici“. Però spero che non darà questa risposta a me. Quanto poi al clero, oltre che ogni giorno vo scoprendo maggior difficoltà circa al ridurlo a qualche forma di disciplina ecclesiastica, come presto farò vedere a V. S. Ill ma per la informatione che le mandarò, 8 ) è ancora impossibile di metter mano a questo senza 11 braccio secolare, il quale S. A. malamente può dare stando le con¬ cessioni, et le armi del nontio non feriscono qua, se bene essi si accor- gerano che inreparabile ferita le darano nel’ inferno, ma al presente non sono stimate. Hora stando in questa suspensione di animo et non mi risolvendo se il principe vuole o no, facendo pur giudicio che bisogna che ci sia qualche cosa che lo ritenga, ho penetrato che, oltre a quelli rispetti di sopra referiti, che qua si ha opinione certis¬ sima che in caso che S. M. Ces. morisse senza figliuoli che S. A. sarebbe eletta imperatore 9 ) et alcuni buoni spiriti fomentono assai questo, allegando la debolezza di S. M. et che è senza moglie etc. et ritrovando molte ragioni per le quali si conclude che in ogni modo caderebbe nella persona sua, ma sopratutto per esser egli osservatore et immitatore delle attioni del’ imperatore, suo fratello, 10 ) et per esser non a ) terribile come l’arciduca Ferdinando, ma pieno di dolcezza, cosa che li elettori desiderano, et forsi devono ancora soggiungere che, quando S. A. desse nel rigido et facessi rumori con li suoi popoli, che sarebbe un volersi privare di così gran pretensione et, perché facile creditur quod libenter auditur, è certo che si ha pensiero di questo. Et però non sarebbe gran cosa che questo rispetto più d’ogni altro den Heüigenkult oder das Fronleichnamsfest geeifert (Loserth, Reformation und Gegenreformation, S. 321 — 324). *) Vgl. Nr. 30, S. 110. 9 ) Vgl. unten Nr. 92. Am 7. Juni 1581 wurde Gallio berichtet, daß Erz¬ herzog Karl im Hinblick auf die Lebensgefahr des Kaisers an den Hof gekommen sei, um beim Kaiser und dann bei den Kurf ürsten von Sachsen und Brandenburg die Wahl Erzherzog Emsts zum Römischen König zu betreiben (Arch. Vat. Nunz. Germ. 99, f. 470'). 10 ) Siehe oben Anm. 2. ») Ms.: non wahrscheinlich durchgestrichen