71 19 . Malaspina an Gallio Graz, 1580 Oktober 30 Verhandlungen mit Erzherzog Karl über Aquileia, Reformation der Bischöfe und des Klerus, Widerrufung der religiösen Konzessionen und Ausweisung der Prädikanten. Ständeversammlung gegen Tätig¬ keit des Nuntius. Gutes landesfürstliches Dekret in Schulangelegen¬ heit. Zwischenfall bei Begräbnis eines Häretikers in einem Kloster. Skandalöse Zustände bei Legitimationen von Bastarden durch Protonotare und durch zivilgerichtliche Ermöglichung des Eingehens einer neuen Lebensgemeinschaft seitens der Frau bei längerer Ab¬ wesenheit des Mannes. Klagen des Erzherzogs über hier lebende schlechte italienische Mönche. Verdächtigungen gegen Dominikaner¬ provinzial. Erhebungen über Einkünfte der Klöster im Hinblick auf mögliche Zusammenlegungen. Vorgehen gegen Polydor, Ad¬ ministrator von Admont. Bemühungen um Wahl des Bischofs von Bamberg und Entfernung des bambergischen Vizedoms in Kärnten. Sorge um Erhaltung des Friedens an Türkengrenze. Rückkauf der 1529—1531 verkauften Kirchengüter. Empfehlung für Aufnahme ins Germanicum. Hervorragende Tätigkeit des Bischofs von Gurk. Ardi. Vat. Nunz. Germ. 100, f. 83' — 04 r , Orig. Ho parlato a S. A. delli negotii di mons, patriarcha et del capitolo d’Aquileia et, conforme all’instruttion mia et la informatione che monsignor et li canonici m’hanno mandato, 1 ) ho fatto quel più efficace officio che n’ ò potuto et, quanto al primo, ho rapresentato a S. A. la gran giustitia delli patriarchi et il detrimento che patisce il culto divino di quella chiesa, per non essere li patriarchi neH’anticho lor dominio et che al presente non principe interessato né suspetto, ma S. S' à alla quale, come a vicario di Christo, partiene di protegere le chiese et cercare di conservarle quello che li imperatori et altri principi pii simili a S. A. le havevano donato, come si vedeva nella chiesa d’Aqui¬ leia era quella che interponeva l’autorità sua, acciò che a contempla¬ tione di lei S. A. si risolvesse di venir a quella risolutione che si spera dalla pia et timorata sua coscientia. Mi rispose ch’io doveva ben sapere che egli non haveva occupata quella città, ma che li suoi, quasi iure hereditario, gliel’ havevano lasciata; non dimeno che io facessi un memoriale che haverebbe veduto di dare a S. B ne ogni possibile sodis- l ) Siehe oben Nr. 5 und 13.